Niente antibiotici in oltre 1600 allevamenti: cresce la filiera certificata per carne e uova – LA CAMPAGNA DI COOP E MINISTERO

LA STAMPA – Domenica 30 aprile 2017 (Agricoltura, pag. 19)

 

14 milioni i capi avicoli, bovini e suini che saranno interessati dal progetto Coop Italia

 

La salute delle persone e il benessere degli animali: Parte da queste premesse la campagna “Alleviamo la salute” per far arrivare sugli scaffali dei supermercati carne e uova, a marchio Coop, di animali allevati senza l’uso di antibiotici. La Coop lancia l’iniziativa in collaborazione con il Ministero dele politiche Agricole per contribuire a contrastare  “l’antibiotico resistenza”. Dal punto di vista della prima azienda della moderna distribuzione il Italia – 8,5 milioni di soci e 1.100 punti vendita – si tratta di “una vera e propria rivoluzione nella gestione degli allevamenti degli animali da reddito in Italia con l’impegno di Coop, da sempre rivolto alla tutela della salute umana, al benessere animale”.

La campagna procederà per step e coinvolgerà altre 1600 allevamenti – gli stessi da cui provengono le filiere di carne a marchio Coop – a cominciare dalle carni avicole (pollame) e in seguito bovini e suini. In un anno dovrebbero essere interessati più di 14 milioni di capi. “Generando un’azione virtuosa sugli allevamenti si arriva a prodotti migliori sullo scaffale e quindi al consumatore”, spiega Marco Perdoni, presidente Coop Italia, da sempre attenta alla qualità delle filiere zootecniche senza antibiotici. I primi risultati di questo impegno sono già presenti in alcuni prodotti sugli scaffali dalla fine dell’anno scorso.

L’iniziativa della Coop punta a prevenire gli effetti della “antibiotico resistenza” che mina la salute delle persone e degli animali: vi sono previsioni che stimano un aumento della mortalità nel mondo dalle attuali 700.000 a 10 milioni di persone nel 2050. Per questo motivo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare e il Governo hanno da tempo lanciato l’allarme riguardo la necessità di ridurre l’abuso e l’uso non corretto deli antibiotici negli allevamenti di animali da reddito per preservare la salute pubblica.

[M.TR]

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ECDC. Protocollo 2.3 per la sorveglianza delle infezioni da Clostridium difficile

Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC)

Aggiorna la precedente versione del novembre 2015.

Il documento definisce la metodologia e gli strumenti di raccolta dei dati necessari per la sorveglianza europea delle CDI.

La sorveglianza delle CDI promossa dall’ECDC è finalizzata a stimare l’incidenza di queste infezioni negli ospedali attraverso strumenti di misurazione e monitoraggio standardizzati, in grado di descrivere l’epidemiologia del C. difficile a livello locale, nazionale ed europeo, definendo altri fattori quali la suscettibilità antimicrobica, la morbilità e la mortalità.

L’applicazione del protocollo propone tre opzioni di sorveglianza per la raccolta dei dati: Minimal, Light, Enhanced.  

Link: http://ecdc.europa.eu/en/publications/Publications/European-surveillance-clostridium-difficile-v2point3-FINAL_PDF3.pdf

UK Standards for Microbiology Investigations (SMIs)

Trovi sul sito www.apsi.it l’ultimo aggiornamento della traduzione degli Standard Inglesi, curato da Roberto Rescaldani, con Monica Raggi, Roberto Rossetti, Sergio Malandrin (Emissioni SMI PHE dal 22 febbraio 2017 al 9 maggio 2017) 

B 26 170308,  Ricerca di Liquidi da Sedi Normalmente Sterili

B 31 170301,  Ricerca di parassiti in campioni diversi dal sangue

B 28170426,  Ricerca sul tratto genitale e campioni associati

GLOBAL PRIORITY LIST OF ANTIBIOTIC-RESISTANT BACTERIA TO GUIDE RESEARCH, DISCOVERY, AND DEVELOPMENT OF NEW ANTIBIOTICS

L’OMS ha pubblicato di recente la lista di 12 batteri resistenti agli antibiotici contro i quali indirizzare la ricerca e lo sviluppo di nuovi antibiotici, suddividendoli in tre gruppi:

–     priorità 1, critici,: Acinetobacter baumannii resistente ai carbapenemi; Pseudomonas aeruginosa resistente ai carbapenemi; Enterobacteriaceae (incluse K. pneumonia, E. coli, Enterobacter spp, Serratia spp, Proteus spp., Providencia spp, Morganella spp) resistenti ai carbapenemi e alle cefalosporine di 3° generazione.

–     priorità 2, alta,: E. faecium vancomycina-resistente; S aureus meticillina-resistente, vancomicina intermedia e resistente; Helicobacter pylori claritromicina-resistente; Campylobacter,fluoroquinolone-resistente; Salmonella spp fluorochinolone-resistente; Neisseria gonorrhoeae resistente alle cefalosporine di 3° generazione o ai fluorochinoloni

–     priorità 3, media: Streptococcus pneumoniae non sensibile alla penicillina; Haemophilus influenzae resistente all’ampicillina; Shigella spp resistente ai fluorochinoloni

I Micobatteri non sono qui considerati essendo già attive iniziative nei loro confronti

Link: http://www.who.int/medicines/publications/WHO-PPL-Short_Summary_25Feb-ET_NM_WHO.pdf?ua=1

Rapporto sulle resistenze in Europa, negli alimenti, negli animali e nell’uomo, A cura della European Food Safety Authority (EFSA) e dell’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC). 26 January 2017

a) Un testo (212 pagine): The European Union summary report on antimicrobial resistance in zoonotic and indicator bacteria from humans, animals and food in 2015..

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b) Un software Resistenza a Salmonella ed Escherichia coli negli alimenti, negli animali e nell’uomo, paese per paese, nel 2015

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Antimicrobial stewardship: changing risk-related behaviours in the general population

Linee guida NICE [NG63]. Data di pubblicazione: gennaio 2017.

Sono indirizzate a: autorità sanitarie, commissioni cliniche, medici di medicina generale, assistenti sanitari, educatori ed assistenti all’infanzia, farmacie, popolazione generale

Link: https://www.nice.org.uk/guidance/ng63/chapter/recommendations

Linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. 2016

Guidelines on Core Components of Infection Prevention and Control Programmes at the National and Acute Health Care Facility Level

All’indirizzo: http://www.who.int/gpsc/core-components.pdf?ua=1

SIMPIOS ha istituito gruppi di lavoro per approfondire tematiche attinenti al controllo delle infezioni

Di seguito se ne riporta l’elenco con l’indicazione del coordinatore SIMPIOS:

Simpios ha costituito un gruppo di lavoro sull’igiene delle mani.

Il gruppo è coordinato da Silvia Bagnato. Ne fanno parte:  Annibale Raglio, Franca Averara, Matteo Moro, Grazia Antonella Tura, Paola Sansone, Vilma Rigobello, Dalia Palmieri, Donatella Lania.

Per informazioni clicka qua
Autore: a. goglio